Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GEDSummit23. Dopo l’exploit pandemico l’Ecommerce ha continuato a crescere, sebbene con ritmi più blandi. L’Ecommerce non è però ancora per tutte le aziende e per tutti i mercati e probabilmente non lo sarà mai. Quali sono i prerequisiti per approdare al commercio in Rete con buone possibilità e prospettive?
Questa è veramente un’ottima domanda. Spesso l’idea di eCommerce è associata alla possibilità di avere un boom di crescita a livello di distribuzione e vendite perché ci dà la possibilità di proporre i ns prodotti in tutto il Mondo. Vendere di più ed ovunque è chiaramente un obiettivo ma il risultato rimane legato alla value proposition del progetto.
L’eCommerce è uno strumento che serve per presidiare il canale digitale, sia B2C che B2B, ma non genera la domanda solo per il fatto di essere online. La domanda è un requisito specifico legato al modello di business dei brand. In pratica per avere successo online dobbiamo avere chiara la ns strategia di business ed applicarla presidiando anche i canali digitali con organizzazione, professionalità e competenza.
Non dobbiamo pensare al digitale come un canale di distribuzione a se stante ma parte di un progetto di omnicanalità legato agli sviluppi di mercato dei brand e delle aziende che li gestiscono.
Realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) stanno rivoluzionando il mondo dello shopping e quello online non fa eccezione: quali sono secondo voi le opportunità da non perdere e quelle che si dovrebbero almeno valutare?
La Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata sono delle soluzioni disponibili ed efficaci ma spesso vengono valutate nel contesto sbagliato. Spesso i progetti di VR o AI si bloccano per i costi perché questi vengono associati al solo progetto eCommerce. In realtà devono essere legati alla strategia di brand awarness, funzionali allo shopping con una visione di Omnicanalità.
Non solo website, non solo app. Cosa sta cambiando nell’universo digitale e come le aziende possono sfruttare questi cambiamenti?
Sicuramente la transazione digitale passa dalla digitalizzazione a supporto della distribuzione con un trend fortissimo sullo sviluppo di soluzione eCommmerce B2B a supporto del Trade: agenti, area manager e Retail. Per esempio, sviluppiamo progetti complessi B2B integrando soluzioni di notifica o, meglio, “push notification” per comunicare in tempo reale con la distribuzione attraverso eMail ed Sms. In questo modo non dobbiamo aspettare una riunione agenti ma possiamo aggiornare tutti sui nuovi prodotti, sulle promozioni in corso e sulle novità di prodotto. Abbiamo un canale diretto con tutta la filiera, inclusi i Retail.
Perché un visitatore del Global Summit Ecommerce & Digital dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa vi differenzia maggiormente dalle altre aziende del settore?
Il valore aggiunto di Officina Idee è legato alla ns proposizione, non siamo una semplice digital agency ma una business company che sviluppa e gestisce progetti eCommerce proporzionati al business. Non fatturiamo servizi ma costruiamo soluzioni di valore sostenibili e scalabili partendo da un business plan condiviso con i Brand.