Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GEDSummit25. Cosa vi aspettate da questo evento e con che spirito vi apprestate a parteciparvi?
Partecipiamo al GEDSummit per ascoltare trend reali da brand, aziende e colleghi di agenzie, basati su esperienze e casi concreti. Portiamo uno spirito molto pratico: meno “buzzword”, più risultati misurabili su KPI di conversione, ricavi, cost-saving. Vogliamo creare ponti tra marketing, IT e operations: l’ecommerce funziona quando queste tre anime lavorano come una sola.
Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni al Global Summit,?
Ci è piaciuta da subito la formula 1 to 1 brevi e mirati, la quantità di incontri con aziende anche eterogenee ma tutte molto interessanti. Gli interventi dei vari relatori sono davvero di valore: portano conoscenza generale su temi a volte un po’ mistificati e dove c’è molta confusione (Marketing, AI) e con lo stesso approccio pragmatico che ci contraddistingue offrono casi reali e soluzioni.
Come state ripensando l’esperienza ecommerce in un contesto sempre più ibrido e phygital? State già integrando soluzioni come AI conversazionale, realtà mista, live commerce su piattaforme social e pagamenti immersivi?
In Adiacent, disegniamo customer journey continui tra online e retail: inventory unificato, prenota-ritira, reso ovunque, customer set con profilo cliente unico. Stiamo adottando AI conversazionale “assistita” (handover a umano e knowledge verificata), live shopping su integrato al catalogo e pagamenti one-tap, BNPL, e checkout “frictionless”. La realtà mista è qualcosa che siamo in grado di offrire in ambiti ad alto coinvolgimento (furniture, fashion luxury o affordable luxury) quando impatta davvero sull’intento d’acquisto.
Quali sono oggi gli elementi chiave – strategici, tecnologici e di user experience – che non possono mancare in un ecommerce davvero efficace e competitivo, oggi e nei prossimi 2 o 3 anni?
- Strategia: chiaro North Star Metric (es. CLV/Contribution Margin), governance dati e test-learn continuo.
- Tecnologia: architettura composable/MACH dove serve scalabilità agile, OMS per orchestrare ordini e stock, CDP per attivare first-party data nel rispetto della privacy.
- UX: velocità (core web vitals), ricerca e merchandising intelligenti, checkout frictionless, accessibilità by-design, personalizzazione trasparente.
- Operations: logistica flessibile (SFS, BOPIS), antifrode adattiva e osservabilità end-to-end.
L’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo radicalmente processi, creatività e relazioni con il cliente, con un impatto paragonabile – e talvolta superiore – a quello della rivoluzione digitale stessa. In che modo le aziende possono trasformare questa discontinuità tecnologica in un vantaggio competitivo concreto e sostenibile?
Tre mosse:
- Usi “vicini al P&L” (forecast domanda, pricing, assortimento, customer care) con obiettivi chiari e A/B testing.
- Dati proprietari come vero motore: qualità, etichette e feedback loop battono il “modello più grande”.
- AI Governance: policy su copyright, bias e sicurezza, tracciabilità delle decisioni e “human-in-the-loop”. La differenza non è l’AI in sé, ma come viene integrata nei processi.
Perché un visitatore del Global Summit Digital Marketing & Ecommerce dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa vi differenzia maggiormente dalle altre aziende del settore?
Siamo sia un system integrator che un’agenzia di consulenza con una unica squadra unificata e trasversale. Uniamo strategia, creatività e tecnologia per portare a terra roadmap che muovono KPI, non presentazioni. Lavoriamo end-to-end (dalla vision al go-live e alla run) con forte esperienza su mid-enterprise e grandi brand italiani. Siamo una Società Benefit: misuriamo anche l’impatto sociale/ambientale dei progetti (es. riduzione resi, packaging, consegne). Se cercate risultati concreti e una squadra che “sta sul pezzo” con voi, vale la chiacchierata.